Valnerina EVENTI Primavera, Estate

Agriturismo sito nel comprensorio di n/a - (città: Norcia - Prov. Terni - Umbria)


Last Minute Ponte Epifania da: € 9999

CALENDARIO EVENTI DI PRIMAVERA/ ESTATE IN VALNERINA

PRECI
“Madonna della Peschiera”
Ore 18.00 Santa Messa
Ore 19.00 Giochi per bambini e gara di briscola.


NORCIA
15 Maggio, ore 11,00
Castelluccio di Norcia, vocabolo “Lu cunnuttu”
La Festa dell’Ascensione a Castelluccio di Norcia
Dopo la Santa Messa si fa la processione. Dopo circa un chilometro di percorrenza, si giunge “su lu
cunnuttu” dove è allestito un altare adornato con i più bei fiori che sbocciano nelle vicinanze.
Il Parroco invoca la protezione dei Santi poi benedice la campagna chiedendo la protezione dal fuoco, dalla
grandine, dalle intemperie, dalle cavallette e dalle gelate.
Durante la sosta “su lu cunnuttu”, i bambini fanno scorpacciate di “zazzetta” e di “ canniji” (parti di
un’erba agrodolce che nasce spontanea a primavera) e prima di metterla in bocca recitano una filastrocca che
dice “Santu boccone Santa bocchetta me la magno la zazzetta”.
I Pastori di Castelluccio, con il latte delle pecore munto nella giornata dell’Ascensione fanno un formaggio
speciale, viene marchiato con la data dell’Ascensione e viene usato durante le feste di riguardo o per essere
regalato a personalità importanti o a chi gli ha fatto un particolare favore.
Il nome della località “lu cunnuttu” deriva dal fatto che in quel posto, circa cento anni fa, terminava la
condotta dell’acqua fatta con le tegole dei tetti. La condotta “ lu cunnuttu” partiva dalla sorgente della
Conserva a circa tre chilometri di distanza. Qui, tutte le donne di Castelluccio venivano ad attingere l’acqua
per la casa e venivano a lavavano il loro bucato.


MONTELEONE DI SPOLETO
“Festa delle agnelle di Sant’Antonio”
13 Giugno
A Monteleone di Spoleto, in tale giorno, i legnaioli dopo aver fatto benedire i loro animali da soma - asini,
muli e cavalli - lasciano al Parroco il loro carico di legna, che servirà a scaldare la canonica durante il lungo
periodo invernale. In questo Castello, come a Poggiodomo ed in altre frazioni della Valnerina, quando
il freddo invernale obbligava il gregge a scendere in pianura alla ricerca di pascoli erbosi, nella pratica
della transumanza, il rito cerimoniale di S. Antonio abate venne trasferito al 13 giugno, in occasione delle
celebrazioni in onore di S. Antonio da Padova, giustificando nell’omonimia anche le funzioni protettive, ed
ancora oggi è possibile assistere, in tale data, alla cerimonia della benedizione degli animali.


CASCIA
Fraz. Roccaporena
“Festa delle Rose e delle Rite”
La festa delle Rose e delle Rite è tutta improntata ad un’intensa meditazione. L’appuntamento è per l’ultima
domenica di giugno di ogni anno. Per vivere appieno il significato della manifestazione occorre incontrarsi
la sera prima per poter partecipare al percorso di preghiera, un rito collettivo sulle tracce della Via Crucis,
che si snoda tutto all’interno del piccolo centro di Roccaporena. Nel pieno della notte ci si muove partendo
dal santuario alla luce delle sole torce e le tappe sono scandite da meditazioni sui grandi eventi dell’anima,
sul percorso spirituale dell’uomo a partire dal battesimo, sul mistero eucaristico con la distribuzione a
tutti i presenti di pani benedetti. Un’attenzione particolare è data alle donne di nome Rita, per le quali
è previsto un vero e proprio raduno: a ciascuna Rita viene donata una rosa ed una pergamena a ricordo
della giornata. “Le Rite” sfilano poi processionalmente con tutti gli altri pellegrini accompagnando due
importantissime reliquie: il manto di pelle che indossava Rita ed una pietra della casa natale della Santa ove
è incastonato un frammento del corpo.


VALLO DI NERA
13-14 Giugno 2015
“Fior di Cacio”
La manifestazione Fior di Cacio, profumi e sapori d’Umbria è dedicata al formaggio, prodotto delle
greggi - transumanti e stanziali - che in questa zona dell’Umbria sud-orientale sono presenti in notevole
quantità. Percorrendo le vie di Vallo di Nera uno dei 100 borghi più belli d’Italia, sarà possibile degustare
nelle caratteristiche cantine del paese i diversi tipi di cacio, -a pasta molle, dura, semicotta, cotta, o cruda-
dall’aroma inconfondibile per la grande varietà di erbe, arbusti e gemme a disposizione delle bestie che
pascolano all’aperto. Al termine del percorso di degustazione gli ospiti saranno invitati a sperimentare
accostamenti, inediti e gustosi, tra il formaggio ed altre pietanze in un matrimonio all’insegna del gusto
denominato “i mille matrimoni del formaggio”.


NORCIA
2 Giugno
“Festa del Corpus Domini”
Processione con infiorata per le strade di Norcia.


NORCIA
2 Giugno, ore 11.00
“Festa del Corpus Domini”
Castelluccio di Norcia
In occasione della solenne festa del Corpus Domini si porta in processione, per le vie del paese racchiusa
in un ostensorio, un'Ostia consacrata ed esposta alla pubblica adorazione: viene adorato Gesù vivo e vero,
presente nel Santissimo Sacramento. Durante la processione nelle vie del paese dove passa la processione
vengono cosparse di petali di fiori.


NORCIA
Dal 20 maggio al 10 luglio
“La Fioritura”
Castelluccio di Norcia
Tra fine Maggio e i primi giorni di luglio, l'altopiano di Castelluccio è testimone di un evento di particolare
importanza, La Fioritura. Per diverse settimane la monotonia cromatica del pascolo, viene spezzata da un
mosaico di colori, con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso. Anche se la festa della "Fiorita"
ricade nella seconda domenica di Giugno, non esiste un preciso giorno per ammirare questo incantevole
spettacolo. Ogni anno tutto è affidato all'andamento climatico della stagione. Le specie floreali che tingono il
Pian Grande e il Pian Perduto in questo periodo, sono innumerevoli, camminando lungo i sentieri possiamo
incontrare: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e
tant'altro.


NORCIA
Ultimi giorni di Giugno
“Pellegrinaggio a Santa Scolastica”
Partenza da Castelluccio di Norcia alle ore 10,00 per la chiesa di Santa Scolastica a Norcia.
Santa Scolastica, sorella di San Benedetto, nacque nel comprensorio di Norcia nel V secolo dopo Cristo.
San Benedetto è divenuto il patrono d’Europa ed è conosciuto in tutto il mondo quale fondatore del
monachesimo.
Santa Scolastica è venerata, in particolare, tra le popolazioni dei Sibillini e tra le genti germaniche per
le quali rappresenta la Santa protettrice dell’allattamento. Capitava e capita ancora oggi, anche se più
raramente, di incontrare delle coppie germaniche che chiedono alla Santa il miracolo di fare scendere il latte
alle puerpere.
Nelle tradizioni di Castelluccio, Santa Scolastica occupa un posto di primaria importanza: a lei era riservata
una novena e alla fine di giugno tutte le donne di Castelluccio si recavano in pellegrinaggio nella chiesa della
Santa che si trova accanto al cimitero di Norcia, al centro della piana della città. Sia il cimitero che la piana
portano il nome di Santa Scolastica.
Questa tradizione è ancora viva tra le genti di Castelluccio e fino a una trentina di anni fa il pellegrinaggio si
svolgeva a piedi. Le donne percorrevano l’ultimo tratto in ginocchio, recitando il Rosario, ed entravano in
chiesa dopo aver fatto un giro completo del perimetro esterno della chiesa.
Tra un mistero e l’altro del Rosario, tutte le donne cantavano ad alta voce questa cantilena: “Santa Scolastica
fa piove ijò la lenta; San Benedetto fa piove ijò l’orzetto”.
Per l’occasione il Presidente della Comunanza di Castelluccio chiede la disponibilità di un Prete alla Curia e
gli commissiona una Santa Messa nella chiesa della Santa; lo stesso Presidente, alla fine della Santa Messa,
dona prima a tutte le donne e poi a tutti quelli che si presentano davanti alla Chiesa, due fette di pane o una
rosetta, del companatico e un bicchiere di vino.
Ancora oggi questo antico rito si celebra negli ultimi giorni di Giugno; le donne vengono accompagnate in
autobus alla Chiesa della Santa, recitano il Rosario e invocano la Santa con la stessa cantilena e con la stessa
antica devozione
Al ritorno, come è antica usanza, le donne lungo la strada raccolgono grandi mazzi di ginestre fiorite e
appena tornate a Castelluccio le appendono davanti alle porte delle loro case per una lunazione.
 

 

 

 

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